Brunello di Montalcino di Biondi Santi: un’icona di tradizione enologica

Brunello di Montalcino Biondi Santi: oltre 100 anni di storia

Parlando di Brunello di Montalcino, il nome Biondi Santi emerge inevitabilmente, poiché rappresenta una pietra miliare nell’eredità enologica italiana. È proprio questa famiglia che, nella seconda metà del XIX secolo, ha dato vita al Brunello di Montalcino, una delle denominazioni italiane più prestigiose e iconiche.

Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva

La storia dei Biondi Santi, come spesso accade per i grandi nomi dell’enologia italiana, affonda le proprie radici nella terra. Tutto ebbe inizio con Clemente Santi che iniziò a vinificare il Sangiovese (grosso) in purezza presso la Tenuta il Greppo, coniando di fatto il termine “Brunello”. A proseguire il suo lavoro fu il nipote Ferruccio, che nel 1888 produsse la prima bottiglia di Brunello di Montalcino.

Le bottiglie proposte nella nostra Asta di Natale, lotto 183, sono state ricolmate nel 2001, come mostra il certificato ufficiale. Il processo di ricolmatura è un servizio offerto dalla cantina per donare una nuova vita alle bottiglie di vecchie annate importanti, rilasciando un certificato che attesta l’autenticità della bottiglia, la sua perfetta conservazione e la corretta esecuzione della ricolmatura.

Si sa, per i vini di grande corpo e longevità, il tempo è un alleato prezioso, capace di donare struttura, complessità e sentori unici, ma può anche diventare un nemico impietoso. Con gli anni, il tappo può perdere aderenza, permettendo l’ingresso dell’ossigeno e favorendo inevitabilmente il processo di ossidazione. La ricolmatura è quindi l’unica soluzione per preservare la qualità del vino.

Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva

Asta di Natale, Lotto 183, Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva 19555

Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva

Il Brunello Riserva è celebre per la sua eccezionale longevità, ed è stato prodotto solo 42 volte dal 1888 ad oggi, con una tiratura estremamente limitata. Le uve destinate alla Riserva provengono dai vigneti più antichi della tenuta, con oltre 25 anni di età.

La Riserva 1955 è l’unico vino italiano ad essere annoverato tra i dodici migliori del ventesimo secolo secondo la classifica di Wine Spectator, una delle riviste più rinomate ed influenti del panorama enologico mondiale. Proprio tale rivista ha attribuito a questa annata un eccezionale punteggio di 99/100, commentando “Un bouquet intenso di catrame, porcini secchi e note minerali si apre su un rosso potente ma elegante. Liquirizia, ciliegia secca, ferro e spezie si fondono al palato, culminando in una lunghezza straordinaria nel finale. Magnifico, questo è un Brunello di statura leggendaria.”

Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva

Un produttore che ha scritto la storia, un vino iconico: nel 1969, il presidente Saragat servì proprio questa bottiglia, Biondi Santi Brunello Riserva 1955 alla regina Elisabetta II presso l’Ambasciata italiana a Londra. La regina ne rimase conquistata. Il resto è storia.

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